Acquisizione o Apprendimento?

Acquisizione o Apprendimento

Come vivere l’inglese insieme ai nostri figli

Con il nostro Laboratorio di Inglese abbiamo inteso portare un percorso didattico che non si limita all’insegnamento della lingua, ma punta a qualcosa di più ambizioso: l’acquisizione naturale dell’inglese attraverso un approccio immersivo alla lingua.

Il nostro laboratorio nasce da una convinzione profonda: imparare una lingua non è solo questione di grammatica o vocabolario, ma di esposizione, significato e motivazione.

Il nostro riferimento pedagogico è Krashen, secondo il quale la lingua si acquisisce – e non semplicemente si studia o si apprende – quando siamo esposti a input comprensibile, cioè messaggi in lingua straniera che possiamo comprendere anche se non conosciamo tutte le parole. È così che impariamo la lingua madre, ed è così che possiamo imparare anche una seconda lingua, in modo naturale, spontaneo e duraturo.

Nei laboratori di teacher Marika non facciamo esercizi tradizionali, ma creiamo situazioni autentiche, in cui l’inglese sarà lo strumento per fare esperienza, comunicare, giocare, riflettere e creare. Facciamo la pizza, prepariamo i biscotti, curiamo le piante, creiamo oggetti. L’obiettivo è fornire ai bambini un contesto ricco e motivante, dove l’inglese venga vissuto come una lingua “vera”, e non come una materia scolastica, prima ancora di iniziare la scuola.

Una parte fondamentale del nostro laboratorio è il coinvolgimento della famiglia in modo consapevole e costruttivo. Per questo vogliamo condividere con voi un aspetto importante: non è consigliabile interrogare i bambini al ritorno dai laboratori su “cosa hanno imparato” in inglese.

Perché?

Il nostro percorso non è strutturato come una lezione tradizionale, dove si studia, si memorizza e si ripete. Al contrario, crediamo che l’avvicinamento più efficace alla lingua, specie in età infantile ma non solo, avvenga in modo naturale, attraverso input comprensibile, emozioni positive e interazione significativa.

L’acquisizione linguistica è un processo interno e inconscio, che avviene quasi “in sottofondo”, senza bisogno di sforzo cosciente o verifica immediata come accade invece quando si STUDIA una lingua. Proprio come avviene con la lingua madre: i bambini non devono “ripetere” ogni giorno cosa hanno imparato per riuscire a parlarla. Semplicemente: la ascoltano, la rielaborano e la utilizzano.

Quando un genitore chiede:
“Cosa hai imparato oggi in inglese? Come si dice questo? Mi fai sentire delle parole?”, può generare – anche involontariamente – ansia da prestazione o senso di frustrazione, perché il bambino potrebbe non essere in grado di “dimostrare” subito ciò che sta interiorizzando. Questo rischia di interrompere il naturale processo di acquisizione, che ha bisogno di tempo, fiducia e libertà di esplorazione.

Cosa potete fare invece?

  • Chiedere: “Ti sei divertito oggi?” oppure “Cosa avete fatto di bello?”
  • Lasciare spazio al racconto spontaneo, senza pressioni.
  • Valorizzare ogni parola in inglese che il bambino condivide, anche se è solo una.
  • Sostenere con entusiasmo, ma senza aspettative di “prestazione”.

In questo modo, ci aiutate a creare un ambiente sicuro e motivante anche fuori dal laboratorio, dove la lingua viene vissuta come un gioco, una scoperta, e non come un test da superare.

In un percorso di questo tipo, diametralmente opposto alla didattica tradizionale, ci impegniamo a rispettare i tempi di ciascuno, perché come ci ricorda Krashen, l’acquisizione linguistica non può essere forzata, ma solo favorita. Per questo mettiamo al centro la serenità, la curiosità e la fiducia.

Siamo convinti che un ambiente ricco, accogliente e stimolante come quello di questa bella scuola possa fare la differenza nel percorso linguistico dei bambini.

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