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Parliamo di Didattica?

Oggi vi presentiamo il METODO LABORATORIALE utilizzato a Babylon.


PREMESSA

Memoria Emotiva

I ricordi più duraturi sono quelli associati a una forte emozione o a qualcosa che ha colpito a fondo l’immaginazione, mentre dimentichiamo facilmente ciò che è logico o rientra nella routine. Se qualcuno ci chiedesse cosa abbiamo mangiato mercoledì scorso, probabilmente non saremmo in grado di rispondere, a meno che proprio quel giorno non sia stato un’occasione speciale, come un anniversario, un compleanno, un pranzo di lavoro. Il ricorso alla creatività, al paradossale e all’emotività è una delle chiavi fondamentali per applicare con successo le mnemotecniche: più una cosa stupisce, meglio la ricordiamo!

Una Memoria da Sogno

Ricordi l’ultima volta in cui hai avuto un incubo? Magari hai sognato di essere attaccato da un branco di lupi affamati e di correre per scappare. Nel momento in cui ti sei svegliato di soprassalto, il tuo corpo stava reagendo come se tu fossi stato davvero in pericolo (sudorazione elevata, ansia e battito cardiaco accelerato). Questo perché la mente non distingue il sogno dalla realtà. Per dirlo con una famosa frase del medico americano Maxwell Maltz, dal suo trattato Psico-cibernetica:

“La nostra mente non distingue un’esperienza vividamente immaginata da una realmente vissuta.”

Possiamo sfruttare questa capacità autoillusoria della mente per creare artificialmente ricordi che, grazie alla visualizzazione e all’associazione creativa e paradossale, serviranno a memorizzare ogni genere di informazione. E il bello è che anche i nostri “ricordi inventati” avranno la stessa chiarezza degli episodi reali che restano scolpiti nella memoria per tutta la vita.

Un Laboratorio di Emozioni

In che modo riuscirci? Grazie al principio della visualizzazione e della sperimentazione, facendo sì che le associazioni di immagini rimangano impresse, permettendoci di ricordare le informazioni molto più facilmente e velocemente

Guardiamoci attorno. La maggior parte delle cose che ci circonda è frutto della creatività dell’uomo: la scrivania, i libri, il computer, il tram che passa, un aeroplano. Un tempo tutto questo non esisteva: è nato nella mente di qualcuno, che prima l’ha concepito sotto forma di sogno e poi l’ha trasformato in realtà.

“L’immaginazione è più importante della conoscenza” diceva Einstein. E infatti immaginazione e creatività sono alla base dell’evoluzione e della crescita, dell’adattamento e del cambiamento.

In quest’epoca è più che mai indispensabile trovare nuove soluzioni, imparare a cambiare con facilità, rinnovarsi, creare nuove opportunità. L’apprendimento di una lingua straniera non fa eccezione.

APPROCCIO E METODO

Approccio comunicativo e metodo naturale di Krashen: il nostro metodo laboratoriale

Il metodo laboratoriale che abbiamo creato e concepito a Babylon è diametralmente opposto rispetto alla tradizione formalistica e strutturalistica dei decenni (e secoli) passati, e consiste essenzialmente in questo: nella visualizzazione, elaborazione e nella sperimentazione diretta di situazioni reali. Grazie alla partecipazione attiva dei corsisti, l’obiettivo è quello di creare in ognuno un’emozione capace di fissare nella mente le fondamentali competenze comunicative legate alla situazione specifica. Lo spunto glottodidattico è fornito dal metodo naturale di Stephen Krashen, neurolinguista californiano, e può essere sintetizzato nel modo seguente:

PERCORSO


Induttivo: guidato dall’insegnante-regista, e dai materiali originali messi a

disposizione, il corsista “scopre” le regole e i meccanismi linguistici

CORSISTA


E’ l’attore protagonista del proprio apprendimento

INSEGNANTE


Con titoli e qualifiche nella propria lingua di insegnamento, madrelingua nei corsi di livello intermedio e avanzato

OBIETTIVO


La lingua è uno strumento di comunicazione, in cui la correttezza formale è secondaria, se pur importante, rispetto all’acquisizione di funzioni comunicative

TECNICHE DIDATTICHE


Partendo dalla comprensione di testi, supporti audio-video e materiale originale, si giungerà attraverso la rielaborazione, all’interazione

MATERIALI


Autentici e graduati in base all’ordine naturale di acquisizione

STRUMENTI


Ampio utilizzo di strumentazione audio-video, role plays e drammatizzazioni per la rielaborazione e produzione “attiva” di contenuti.

Per approfondimenti, si veda:

Krashen, Stephen D.; Terrell, Tracy D. (1983). The natural approach: Language acquisition in the classroom (PDF). New York: Prentice-Hall.

Krashen, Stephen D. (1982). Principles and Practice in Second Language Acquisition (PDF). Oxford: Pergamon.

Krashen, Stephen D. (2003), Explorations in Language Acquisition and Use (PDF), Portsmouth: NH: Heinemann.

P. E. Balboni, Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse, Torino, UTET, 2015


Al giorno d’oggi la conoscenza di una o più lingue straniere è una competenza necessaria per muoversi, viaggiare o semplicemente tenersi aggiornati. In effetti, indicare sul curriculum “conoscenza a livello scolastico”, spesso non è sufficiente per affermarsi in un mercato del lavoro agguerrito come quello odierno. I vantaggi che derivano dal conoscere più lingue sono molteplici e noti a tutti. Ma il metodo tradizionale a cui siamo abituati dai tempi della scuola rende l’apprendimento ancora più lungo e complicato, mettendo seriamente a rischio la nostra motivazione. Da questa constatazione nasce il nostro metodo laboratoriale.



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